Qualcuno deve avermi giocato uno scherzetto, per Halloween... uscendo dopo lavoro, non ho visto altro che parcheggi provenienti dai confini della realtà.
Ed io non ho la digitale compatta perchè in riparazione!!! AAARRGGGGG!!!
Questo parcheggio viene sbagliato con troppa facilità... Ormai è il "parcheggio minimo" per rischiare le segnalazione... Si trova parecchio di meglio... Un po' d'impegno!!! ;-) 
Tre fotografie, ma se le merita tutte: se nelle prime due si vede come abbiano lasciato il gippone, storto ed col culo in parte sulla corsia di marcia, nella terza (tagliata per nascondere l'insegna della vetrina sullo sfondo) si nota chiaramente di quanto spazio ci fosse a disposizione per:
1. mettere il mezzo allineato alle strisce, senza dar fastidio agli altri veicoli in circolazione sulla strada
2. lasciare spazio davanti o dietro per un altro mezzo
Ed invece con una cura meticolosa, ha evitato di avanzare un metro (o retrocedere sterzando a destra) per raddrizzarsi, occupando sia in larghezza, che in lunghezza.
I miei complimenti per l'impegno!
Questo, non sapeva bene se lasciare la macchina nelle apposite strisce azzurre a pagamento, o su quella bianche dedicata all'attraversamento pedonale...
Ma quelli che si prendono i macchinoni, perché, per quale assurda regola universale, o divina, dimenticano le regole dei parcheggi? Sembra che ci sia la regola: "se hai il macchinone grosso, costoso (ed inutile), è buona cosa metterlo fuori dalle linee"... poi si lamentano se si trovano fiancata, controfiancata, o altri danni. Questo è l'ennesimo caso di "parcheggio che bastava una manovra in più e non avrebbe dato fastidio a nessuno". E' anche per gente come questa, che ho iniziato a scattare foto alle "malefatte" e a metterle su questo Blog.
Ah, i truzzi, i discotecari! Se non ci fossero loro, a regalarci perle di abilità come questa! Purtroppo dalla fotografia non si nota bene (non ho avuto modo, quella sera, di fare uno scatto migliore...) ma il genio pilota della macchina a sinistra, forse sotto effetto di qualche acido andato a male (mi piacciono i luoghi comuni sui truzzi...) ad "imbuto", ovvero nel senso esattamente opposto alla macchina vicina. O se rende meglio l'idea, in modo speculare... Spero di aver reso l'idea...
Spero vivamente qualcuno gli abbia lasciato un qualche ricordino sulla macchina, a questo intrippato mentale.
Sono convinto appartenesse a questa categora... (mi piacciono i luoghi comuni sui truzzi...)
I truzzi: se non ci fossero, bisognerebbe inventarli.
La macchina del capo, ha un buco nella gomma!
La macchina del capo, ha un buco nella gomma!
Oh, in queto caso:
La macchina del capo, è parcheggiata alla cazzo!
La macchina del capo, è parcheggiata alla cazzo!
Non guardo in faccia nemmeno al titolare della ditta in cui lavoro, quando si tratta di parcheggi.
Il genio, è arrivato la mattina chon un diavolo per capello, sembrava dovesse scappare da un momento all'altro; infatti, la macchina è rimasta ferma in questo modo per un'ora e mezza almeno, probabile anche due... non lo si capisce dalla fotografia, ma in questo modo, è riuscito a portare via tre (3!) parcheggi... Il capo, è un capo anche quando fa le cappellate...
21 Novembre 2005.
Pausa caffè, esco per una boccata di aria fresca, e cosa trovo?
Un bellissimo parcheggio di un qualche cliente della mia stessa azienda. Ma a caval donato, non si guarda in bocca... click rapidissimo, per immortalare l'opera, poi subito nascosto la digitale, per evitare di essere visto... come del resto, faccio sempre.
In favore del parcheggiatore, devo dire che alla sua sinistra, non ci sono parcheggi... In suo accusa, dico che è un parcheggio troppo facile, per andare fuori così, con tutto lo spazio a disposizione, e sarebbe bastata una retromarcia di un metro, per rimetterla a posto... Ah, la pigrizia...
Un bel Sabato mattina di quasi un anno fa, decisi di andare a fare un girettino in un centro commerciale... luogo, il centro commerciale, notoriamente catalizzatore di “parcheggiatore creativo”, che riesce a regalare all'umanità intera gioellini come quello in fotografia.
Primo post per questo mio nuovo Blog.
Il tema principale (e spero rimanga anche l'unico, non vorrei incasinare il tutto, come mio solito) sono i parcheggi. Verrebbe da dirsi: "e cosa c'è di così interessante in un parcheggio? I cancelli? I semafori? Le macchine?"; molto meglio.
La disposizione delle macchine, all'interno di quelle quattro misteriose righe bianche, azzurre, o gialle che siano.
Vi è mai capitato di effettuare il vostro bravo parcheggino impeccabile, perfetto, immacolato, quasi divino (...occhéi la pianto!!!) e, al momento di aprire la portiera e scendere, avere difficoltà perché qualche rintronato compra-patente, ha pensato bene di mettere il proprio rudere (leggi anche cesso) a quattro ruote bellamente in diagonale, nel posto macchina? E pensare: "Mio Dio, non poteva farsi un paio di manovre in più, e metterla meglio?"...
I primi pensieri che mi salgono alla mente non sono spesso civili: rigare la macchina su entrambe la fiancate, cofano e baule, compreso il tetto, oppure tagliargli le gomme o semplicemente sputargli sul parabrezza, non sono azioni che si dovrebbero fare...
Non so come mi sia venuta in mente l'idea... un caso. Uscendo dal lavoro, l'11 Novembre 2005, mi capitò di notare la macchina di una mia collega. Parcheggiata come da fotografia. Ammetto: la collega non gode della mia simpatia, e volevo utilizzare la fotografia per farmi quattro risate con altri colleghi. Ma la sera prese forma l'idea cercare (nemmeno tanto, guardando in giro, è pieno di parcheggi alla cazzo) e pubblicare altri "casi". Naturalmente, nascondendo il numero di targa.
Da allora do un occhio ai veicoli posteggiati, e tenfo pronta la digitale....
